Eccellente lavoro di squadra e ottima gestione della logistica per un nuovo successo sul mercato internazionale del confezionamento in ambito tissue.

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Ancora una volta, CPS Company dà un segno tangibile della propria capacità di andare oltre le difficoltà che hanno caratterizzato l’ultimo periodo, portando a termine nel migliore dei modi un’altra importante commessa internazionale.

In Thailandia, per conto di un grande gruppo industriale specializzato nel settore tissue ma attivo anche in numerosi altri comparti, l’azienda bolognese ha installato una linea per il packaging primario e secondario di prodotti tissue da ufficio.

L’operazione ha particolare rilevanza per dimensione e qualità tecniche richieste, ma anche per le modalità con le quali è stata eseguita, con massima soddisfazione, nonostante le complicazioni logistiche derivanti dall’emergenza.

Gli impianti sono stati infatti installati in piena pandemia, quando gli spostamenti dall’Italia verso altri Paesi erano ancora fortemente limitati. Per questo motivo, CPS Company ha fatto affidamento sul proprio network internazionale di collaboratori, a partire da due dipendenti di Cassoli Group – tecnici altamente qualificati provenienti dal Messico – che hanno potuto contare anche sul supporto di un loro collega peruviano.

Nell’esecuzione della commessa, con una importante attività di coordinamento e supervisione dal quartier generale bolognese, tutto è stato curato fin nei minimi dettagli per garantire la massima sicurezza e al contempo un’esecuzione ottimale dell’intervento. Per quanto riguarda il primo aspetto, i tecnici coinvolti nell’operazione hanno osservato regole molto precise, limitando i propri spostamenti al solo tragitto tra l’albergo e il luogo di lavoro, e potendo usufruire di transfer dedicati per ridurre ulteriormente i rischi.

Nel corso dell’installazione i professionisti in loco hanno potuto contare su una costante assistenza da remoto dall’Italia per mettere a punto nel migliore dei modi tutti gli aspetti tecnici e funzionali. Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla disponibilità delle tecnologie 4.0 per la comunicazione e la condivisione di dati tra sede di Bologna di CPS e le macchine, che sono presenti su tutti i macchinari installati, e che consentono di effettuare anche monitoraggio ed interventi di assistenza estremamente tempestivi, limitando gli oneri di trasferta di tecnici ed ingegneri.

Ad affiancare i tecnici presenti in loco si è aggiunto anche un quarto professionista, formato ad hoc e già operativo all’interno di un’azienda thailandese specializzata nel settore delle macchine automatiche. Una figura che contribuisce a rendere CPS Company ancora più presente e tempestiva nell’erogare servizi di customer care e ad intervenire in caso di imprevisti.

La linea assemblata, composta da 4 macchinari industriali e 14 nastri trasportatori, si presenta con sistema di smistamento CPS 121 per la distribuzione del prodotto sfuso con due canali in ingresso e uno in uscita; una macchina per il confezionamento primario, modello CPS803FT; un prototipo di bundler, modello CPF452FT, per lo svolgimento del doppio strato; e una case packer, modello CPS 660, per l’inscatolamento finale dei prodotti.

L’intera linea può prevedere sia il ciclo di confezionamento completo, dall’impacchettamento iniziale dello sfuso, a quello di gruppi di pacchetti, fino all’incartonamento, sia il bypass della seconda fase, con passaggio diretto dal confezionamento primario a quello secondario tramite inscatolamento.