Fedele al motto “Mai fatto prima”, Cassoli Group ha realizzato una tecnologia brevettata per il packaging secondario che cambia totalmente le regole del gioco rispetto ai sistemi tradizionali. Portando in dote una significativa riduzione dei consumi energetici e dei materiali, e una resa estetica e tecnica degli imballaggi altrimenti ineguagliabile.

Mai Fatto Prima! Se in Cassoli Group si chiede quale sia la frase che più di tutte identifica le sue attività, e prima ancora i valori che lo contraddistinguono, è impossibile ricevere una risposta diversa da questa. Perché fin dalla sua nascita, nel 1964, l’obiettivo è stato sempre quello di anticipare i bisogni e innovare, individuando soluzioni meccaniche e produttive che permettessero di aprire nuove strade, piuttosto che di continuare a battere le più consuete. Questa vera e propria vocazione all’innovazione è all’origine di numerose tecnologie e soluzioni “apripista”. Tra queste, una delle punte di diamante dell’offerta attuale è senza dubbio l’Active Pull Technology, non a caso oggetto di brevetto da parte di CPS Company.

Anche in questo caso, la molla che ha portato all’ideazione della soluzione è consistita nella ricerca di un nuovo modo di fare le cose. Fino alla sua comparsa infatti, per la creazione degli imballi i prodotti venivano spinti contro il materiale di imballo, secondo il metodo “Push”, in italiano “spingere”. Ma perché continuare a spingere se si era ormai arrivati a performance difficili da migliorare? Per questo in Cassoli Group si è pensato che fosse arrivato il momento di tirare, Pull in inglese, e così è nata la tecnologia brevettata che non a caso porta il nome di Active Pull Technology.

Semplificando al massimo, il nuovo sistema porta al riempimento del prodotto da imballare con un sacco preformato, realizzato attraverso la svolgitura del film in positivo. Né un’insaccatrice né un imbustatrice dunque, ma qualcosa appunto di mai fatto fino al momento della sua ideazione. Tutto ciò, con non pochi vantaggi in termini di riduzione dei consumi energetici e dei materiali di imballaggio, nonché dal punto di vista della resa finale del confezionamento.

Partendo dal primo aspetto, l’Active Pull Technology si caratterizza e si è imposta come una soluzione rivoluzionaria perché rispetto alle tecnologie esistenti consente di evitare l’utilizzo di forni di retrazione, abbattendo i consumi energetici, e riducendo inoltre il consumo del materiale di imballaggio fino al 20%.

Un vero e proprio salto di scala, grazie al quale i produttori possono sia conseguire significativi risparmi, sia ridurre l’impatto ambientale delle loro attività, al quale si somma l’ulteriore vantaggio di ottenere un sacco estremamente tirato, con caratteristiche di trasportabilità e manipolazione ottimali. Grazie all’Active Pull Technology infatti, i pacchi all’interno risultano perfetti, privi di deformazioni e integri.

Talmente tanto che – spiegano con un sorriso in Cassoli Group ricordando l’introduzione delle tecnologia – di colpo i clienti erano passati dalle costanti richieste di ottenere un sacco più tirato alla domanda: “si potrebbe allentare un pò”?. Una piccola storia nella storia di una tecnologia che ha cambiato il mondo del packaging secondario, con grande soddisfazione dei clienti che hanno deciso di abbracciare questa svolta.

Attualmente, l’Active Pull Technology è presente sulle macchine CPS452, per il confezionamento di rotoli e rotoli industriali con un ritmo di 25 imballi al minuto, e CPS472, per il confezionamento ad alta velocità, e con la massima resa estetica e tecnica, di prodotti per il personal & family care, tovaglioli e interfogliati, e ulteriori prodotti per il settore professionale.